Lunedì sera a Làbas una partecipata, variegata e convinta assemblea cittadina ha espresso con determinazione la propria contrarietà alla deriva autoritaria del governo Meloni, incarnata dal DdL sicurezza.
A partire dall’appello “A PIENO REGIME” che invita alla mobilitazione nei territori, alla chiamata bolognese hanno risposto importanti realtà politiche, sociali, sindacali e associative.
Insieme abbiamo voluto aprire uno spazio politico territoriale largo, aperto e comune per costruire l’opposizione al DdL, in stretta connessione con gli sviluppi di legislazione e mobilitazione a livello nazionale.
Avendo superato l’esame alla Camera, ora la discussione del DdL si sposta in Senato, ma ancora non si sanno con precisione i tempi. Ma si sa per certo che quanto il governo Meloni sta provando a fare è criminalizzare ulteriormente il dissenso e il conflitto sociale, restringere ancora di più gli spazi di democrazia e di agibilità politica, marginalizzare ancora di più diverse soggettività e vissuti, proteggere mafie e corruzione smantellando alcuni istituti fondamentali al loro contrasto.
A questo noi ci vogliamo opporre, con la convinzione che serva una mobilitazione larga e plurale per difendere le libertà di tutt*.
Per questo, anche da Bologna rispondiamo alla chiamata alla mobilitazione nazionale coordinata nei territori, e invitiamo tutta la cittadinanza, tutte le realtà politiche, sociali, le associazioni e i sindacati presenti e non all’assemblea a prendere parola insieme sabato 12 dalle 17.30 in Piazza del Nettuno.