Iniziativa a cura del CentroDoc “Lorusso-Giuliani”
Doppio appuntamento nel ricordo di Carlo Giuliani e dei fatti accaduti durante il G8 di Genova 2001; due presentazioni che hanno al loro interno tanto del materiale che il CentroDoc Lorusso-Giuliani conserva nel propio archivio. Raccontare il passato per comprendere meglio il presente e fare nel contempo memoria attiva.
– alle 18,30: presentazione del libro “Il linguaggio della tensione. La manipolazione mediatica del G8 di Genova” di Lisa Riccetti, con la presenza dell’autrice
– alle 20: cena di autofinanziamento
– alle 20,30: proiezione del film “Di vita non si muore”, film documentario su Carlo Giuliani di Claudia Cipriani, presentazione con gli autori Claudia Cipriani e Niccolò Volpati
Il linguaggio della tensione – La manipolazione mediatica del G8 di Genova
Di Lisa Riccetti. Prefazione di Mark Covell. Edizioni Cronache Ribelli.
È estremamente significativo, vent’anni dopo, riflettere sulle narrazioni mediatiche che hanno accompagnato il G8 di Genova, poiché il modo in cui la maggior parte degli organi di informazione ha descritto il movimento contro la globalizzazione e i fatti di quei giorni ha avuto ripercussioni durature. Le parole d’ordine, il sensazionalismo e l’attenzione selettiva utilizzati all’epoca hanno creato un’immagine distorta e stereotipata di coloro che si opponevano al sistema dei “grandi otto”. Si sono così gettate le basi per un pericoloso modello di rappresentazione dei movimenti sociali che si è poi ripetuto nel tempo. Questa prassi, oggi come allora, ha il compito di creare un clima ostile, ostacolare la comprensione profonda delle rivendicazioni avanzate e in ultimo, come accaduto a Genova, giustificare una violenta repressione.
“Il linguaggio della tensione” si pone l’obiettivo di dimostrare attraverso un’accurata indagine delle fonti che la ricostruzione mediatica del G8 di Genova ha travisato i fatti, insabbiato le violenze, deformato il movimento. Le ragioni della protesta, così come il punto di vista di quella dirompente marea umana che ha dato vita a quella stagione di lotte e rivendicazioni, sono state espulse dalla narrazione dominante.
La ricostruzione di quelle giornate, allo stesso tempo drammatiche e straordinarie, può quindi essere utile a rompere un ciclo di manipolazioni mediatiche che da allora non ha smesso di funzionare. Per costruire una società in cui le voci che si levano dal basso siano ascoltate e comprese senza pregiudizi. Solo allora potremo affrontare le sfide del nostro tempo e portare a termine la lotta del movimento dei movimenti.
Di vita non si muore – Film documentario su Carlo Giuliani
Chi era Carlo Giuliani? In tanti conoscono gli ultimi attimi della sua vita, interrotta in Piazza Alimonda a Genova il 20 luglio 2001. Ma qual era la vita di Carlo, le sue passioni, le sue inquietudini? Erano simili a quelle di molti di noi? Che cosa lo legava al movimento No global?
In questi vent’anni sono state tante le inchieste sul G8 di Genova, ma quasi sempre incentrate su ciò che è accaduto in quei tre giorni di fine luglio. E non è detto che si capisca, soprattutto per chi nel 2001 non era ancora nato, cos’è stato quel grande movimento mondiale e perché le sue istanze e le sue lotte sono ancora attuali. Per capire come sia potuta accadere quella che fu definita “la più grave sospensione della democrazia mai avvenuta dopo il 1945” bisogna comprendere cosa fosse il movimento no global, le sue battaglie, i contenuti, le proposte. E per comprendere cosa fosse quel “altro mondo possibile” rivendicato, abbiamo deciso di raccontare chi era Carlo e il suo unire in una cosa sola la visione politica e il proprio modo di vivere.
“Carlo vive” è quella scritta ripetuta tante volte che ha trasformato Carlo Giuliani in un simbolo. Sebbene lui fosse la persona più distante dalla brama di diventare un simbolo, quella scritta parla soprattutto di noi, di chi pensa che gli ideali e le lotte di quel movimento siano ancora validi e vivi, e che non siano solo vuoti slogan ma scelte, analisi, prese di posizione e azioni concrete che guardando al passato ci proiettano nel futuro, aiutandoci ad uscire dalla palude odierna.
Regia, fotografia, montaggio: Claudia Cipriani
Sceneggiatura: Claudia Cipriani, Niccolò Volpati
Interpreti principali: Ernesto Spazzali, Chiara Maria Berzeri, Milo Volpati
Voci off: Marlene De Giovanni, Davide Fazio, Renzo Martinelli, Elisabetta Pogliani, Marco Sgrevi
Audio: Gianluca Mancini
Musica: Tekno Mobil Squad
Produzione: Ghir@Film