Luigi Bechini (Geca Industrie Grafiche) ne parla con l'autore.
Diario di un Fuoriuscito (Edizione Scatole Parlanti 2022)
Diario di un Fuoriuscito è un romanzo ucronico che racconta il viaggio di Pietro Rostagno attraverso universi paralleli caratterizzati da utopie e distopie.
Nel 1990 Pietro Rostagno è un venticinquenne milanese, che vive ancora con i suoi ‘genitori, ha una fidanzata, studia per un dottorato di ricerca e trascorre un venerdì sera come tanti altri con i tre amici di sempre. Il giorno dopo, al suo risveglio, Pietro si ritrova catapultato in una realtà non solo sconosciuta ma anche incomprensibile. Una realtà senza denaro, famiglia, e dove ognuno riceve e dà secondo i suoi bisogni. Un mondo dove nel Settecento l’ideologia collettivistica ha sconfitto la rivoluzione industriale, il capitalismo e l’individualismo.
Ma questa è solo l’inizio delle avventure di Pietro, che vaga alla ricerca della strada di casa e di sé stesso per scoprire verità scomode e al tempo stesso illuminanti.
Il romanzo è scritto come un diario che racconta in prima persona il viaggio “impossibile” di Pietro attraverso otto realtà ucroniche (gli Altrove) e i suoi tentativi di tornare alla realtà originaria. Dopo l’universo collettivista, Pietro passerà attraverso altri sette universi ucronici: ad esempio uno caratterizzato da un modello di apartheid mondiale dove ancora esiste l’impero romano, uno dominato dalle corporazioni medievali, uno dove la sconfitta dei greci a Troia ha portato al dominio globale dell’impero cinese o uno dominato da fratellanze e sorellanze cristiane e così via.
Stefano Agnoletto è cresciuto a Milano. Storico ed economista, ha collaborato con varie istituzioni accademiche e scientifiche in Europa ed America. Ha sempre affiancato la sua attività scientifica e di ricerca, a progetti di divulgazione e attivismo culturale. Ha pubblicato più di cento saggi tra articoli su riviste internazionali e monografie. Dopo un lungo girovagare tra Londra, Canada e Vienna, attualmente vive in Norvegia con Roberta, Andrea e Nicolò, dove coordina il progetto Via Querinissima, una via culturale europea dalle isole Lofoten a Venezia. E’ anche il responsabile scientifico del progetto di divulgazione storica “Capire l’Italia”.