n occasione del tour italiano la giornalista franco-algerina Nora Bouazzouni sarà alle Serre il prossimo 28 settembre per presentare il suo libro d’esordio Faminismo. Il sessismo è in tavola edito da le plurali editrice.
Dialogherà con l’antropologa e divulgatrice Giulia Paganelli alias @evastaizitta. Traduzione di Margaret Brunetti e Federica Salzano, grazie al supporto al tour da parte dell’Associazione studenti traduttori & interpreti.
IL LIBRO
Le donne devono nutrire, accudire, provvedere, ma non possono essere chef, agricoltrici e produttrici? Il patriarcato è servito ogni giorno nei nostri piatti e la giornalista franco-algerina Nora Bouazzouni nel suo saggio, Faminismo. Il sessismo è in tavola, tagliente e documentato (rapporti FAO, ONU e studi sociologici e filosofici), denuncia gli effetti che questo ha sulla società, l’economia e l’ambiente, passando proprio dalla tavola.
Nella catena alimentare del patriarcato, la donna è sempre l’anello debole, dal campo al piatto, passando per le riviste femminili e i fornelli delle grandi cucine, molte sono le testimonianze dirette nel saggio, che in Italia ha l’introduzione della chef stellata Victoire Gouloubi (protagonista di vari programmi televisivi come Il tocco di Victoire e La mia Africa).
Le testimonianze che Bouazzouni ha raccolto, hanno fatto anche tremare il mondo della ristorazione, quando nel 2020 ha lanciato un questionario sulla violenza nel settore, in collaborazione con l’influencer ed ex cuoca Camille Aumont Carnel, creatrice dell’account Instagram I say no chef! dove, dal 2019, vengono pubblicate le testimonianze delle vittime, una sorta di #metoo della gastronomia. La battaglia di Bouazzouni è quella di dare voce e corpo alle donne rompendo gli schemi e facendo luce sulle relazioni ambigue e distruttive tra carne animale e corpi delle donne, tra genere e gastronomia:
le donne devono tornare a essere il soggetto, e non più l’oggetto. Smettiamola di animalizzarle per ridurle a essere sacrificale, consumabile, dai soprannomi fortemente connotati (gazzella, oca, civetta, cagna, cerbiatta, gallina, pollastra, tigre, pantera, leonessa, cougar…), facendone a pezzi il corpo al cinema, sulla stampa, in televisione (primo piano sui seni, sulle gambe, sulle natiche), come il macellaio fa a pezzi la carne (petto, coscia, garretto, cotoletta, ecc.).
Nora Bouazzouni è nata nel 1986 e vive a Parigi. È giornalista (FranceTv Info, Libération, Slate…) e traduttrice. È autrice di serie tv e di programmi. Ama cucinare, fotografare quello che mangia e convincere sconosciuti e sconosciute che il femminismo è ancora una causa da difendere (non per forza in questo ordine). Faminismo è il suo primo libro.
LA CASA EDITRICE
Le plurali è una casa editrice nata nel marzo 2021. Pubblica libri di autrici che alimentano il dibattito femminista, con un’ottica inclusiva e intersezionale, provenienti da background, paesi, esperienze diversi: manoscritti inediti, libri mai tradotti in Italia, ma anche pubblicazioni divenute introvabili, con una veste grafica accattivante e originale.
Il suo motto è uniche ma plurali, perché vuole valorizzare l’unicità di ogni storia e la pluralità delle voci delle donne. Il suo simbolo è una macchia: un elemento di rottura che si fa notare, un segno indelebile, un po’ di inchiostro che dilaga sulla pagina per creare parole nuove.
Quattro le collane (Le sagge, saggistica italiana e straniera; Le bussole, agili guide femministe su temi specifici; Le cantastorie, narrativa contemporanea italiana e straniera; Le radici, libri di grandi autrici del passato), come quattro sono le fondatrici di questo progetto, nato a marzo 2021.
Ingresso libero e gratuito