SABATO 11 MARZO, h18
OGGI COME IERI MAI UN PASSO INDIETRO!
Quel giorno, nel '77, Francesco Lorusso veniva assassinato dal braccio armato dello stato. Francesco come noi era uno studente, lottava contro il mondo dell'oppressione e dello sfruttamento, incordonato all3 su3 compagn3 per una vita bella.
A 46 anni dalla sua morte, il suo ricordo non si spegne, ma per noi l'unica commemorazione possibile sta nella forza delle piazze e delle lotte di oggi: se chi ha compagn3 non muore mai, Francesco calpesta ancora insieme a noi le strade della zona universitaria, vive nelle lotte di oggi.
Il desiderio collettivo che incendiava le piazze di allora è lo stesso che ci muove adesso ed è questo stesso desiderio che oggi fa paura, richiamando su di sé attacchi repressivi sempre più pesanti; così, qua a Bologna, chi in zona universitaria si batte per una vita bella, combattendo contro la guerra, l'aumento del carovita, gli sfratti, la militarizzazione e il razzismo nei quartieri, l'imminente catastrofe climatica e l'oppressione di tutti i corpi, viene minacciatə da tentativi repressivi, attraverso misure cautelari, sequestri di spazi sociali e divieti di dimora.
Il contesto in cui le nostre lotte si inseriscono in questo momento è sempre più aspro e ostile ad ogni corpo che già da prima subiva una violenta marginalizzazione sulle linee di oppressione di razza, genere, generazione e classe, gli attacchi repressivi e liberticidi alle forme di dissenso e affermazione d'esistenza con rinnovata forza tornano ad abbattersi sui nostri corpi. Proprio questa settimana si apre il processo per la reazione di dignità di studentesse e studenti che dieci anni fa vedevano completamente militarizzata piazza Verdi di fronte al proprio desiderio di riunirsi in assemblea: Bologna è stata palestra politica di repressione mortifera per il ministro Piantedosi, mandante degli attacchi polizieschi di dieci anni fa in piazza verdi; lo stesso ministro che tira i fili della Digos di Bologna nei suoi attacchi senza quartiere ai movimenti e al desiderio di lotta in città; lo stesso ministro che si fa mandante oggi delle stragi di migranti in mare. Ma in direzione ostinata e contraria, il lato della barricata che scegliamo oggi, come l3 nostr3 compagn3 dieci anni fa, come Francesco in quel 1977 di desiderio ardente, è sempre lo stesso: è quello che parla di dignità, di potenza collettiva, di vita bella per tutt3.
OGGI COME IERI FRANCESCO LOTTA INSIEME A NOI.