proiezione di
Fuoritempo
un Archivio per Sante Notarnicola
Regia: Matilde Ramini*
Fotografia: Lorenzo Covi
Montaggio: Alessandra Bassi
Fonico: Alessandra Bassi, Matilde Ramini
Fuoritempo è un documentario che, attraverso lo sguardo di una generazione giovanissima, dà parola a Sante e al gruppo di compagne e compagni ripresi, a quasi un anno dalla sua scomparsa, nel momento costitutivo dell'”Archivio Sante Notarnicola”.
Una telecamera riprende il gruppo che, nella stanza che Sante usava abitualmente per le sue letture e che diverrà la sede dell’Archivio, discutono, rielaborando sottotraccia il dolore della perdita, sul modo migliore per tenere assieme il lascito di Sante: i suoi libri, i suoi filmati, il suo materiale interessante, e la memoria e le emozioni che vi pulsano dentro, ancora calde e vive.
Quello che ne risulta è la ricostruzione, commossa, di una vita intessuta nelle lotte collettive, nella memoria agita della Resistenza, nell’Internazionalismo, e sempre, nella lotta contro gli istituti repressivi.
Fuoritempo, è dunque il tempo di Sante, dei compagni e delle compagne che lo raccontano e del modo in cui questo tempo cerca la strada per farsi futuro.
Al termine della proiezione la regista discuterà col pubblico e con Fabio Nardelli, autore del primo documentario su Sante Notarnicola “SANTE” (2000).
Si Ringrazia Il Cinema Europa, con il quale speriamo di avere ulteriori occasioni di collaborazioni e di altre date per la proiezione di documentari dedicati a Sante; il Kinodromo per averci sostenuto e guidato in questa iniziativa
A seguire presentazione del libro di poesie “CON QUESTA ANIMA INQUIETA”, Edizioni Lyriks.
Si tratta della ristampa del primo libro di poesia di Sante pubblicato da Edizioni Senza Galere nel 1979.
Con l’editore e curatore Nino Cannatà, presente alla serata, è stato possibile realizzare un desiderio di Sante: non lasciare nell’oblio del “fuori catalogo” questa importante raccolta che, attraverso versi poetici di grande lirismo, si caratterizza per la sua capacità di comprendere in sé la rabbia verso il sistema e quel desiderio graffiante di rivoluzione che infiammava le strade e sembrava ad un passo dall’invertire le sorti della storia.