Il Collettivo Epidemia ne parla con Francesca Antonelli (Unibo) e Paolo Savoia (curatore del libro).
La morte della natura. Donne, ecologia e rivoluzione scientifica (Editrice Bibliografica, 2022)
Pubblicato per la prima volta nel 1980, La morte della natura è oggi considerato un classico della storia della scienza moderna, del femminismo e della storia ambientale. Con questo testo capitale dell’eco-femminismo, Carolyn Merchant ha fatto discutere diverse generazioni di storici, attivisti e filosofi. L’autrice ha saputo cambiare la prospettiva sulla rivoluzione scientifica mostrando il lato oscuro dell’utopia tecno-scientifica moderna e illuminando l’inizio di un percorso che oggi sappiamo condurre all’antropocene, l’epoca in cui si fanno i conti dei costi, tra le altre cose, di quella rivoluzione. I problemi della storicità dei concetti della natura, del rapporto tra la storia delle donne e la storia dello sfruttamento della natura, del modello baconiano tipico della prima età moderna, così come la presa di posizione a favore di un’etica della partnership tra umani e natura, sono qui intrecciati in un perfetto equilibrio tra la conoscenza puntuale delle fonti – sia canoniche come Bacon, Galileo, Newton, sia eccentriche come Anne Conway – e una struttura critica che rispecchiava il fermento dei movimenti femministi e ambientalisti degli anni Settanta del Novecento. Corredano questa nuova edizione la traduzione delle due prefazioni del 1990 e del 2020 e un’introduzione che inquadra la complessa ricezione del libro e ne traccia alcune potenziali linee di lettura attuali.
Carolyn Merchant
È una filosofa ecofemminista e storica della scienza statunitense, famosa soprattutto per la sua teoria sulla morte della natura, con la quale identifica la rivoluzione scientifica del XVII secolo come il periodo in cui la scienza ha iniziato ad atomizzare, oggettivare e sezionare la natura. Le sue opere sono fondamentali per lo sviluppo della storia ambientale e della storia della scienza. È professoressa emerita di storia ambientale, filosofia ed etica all'Università della California-Berkeley.