Una serata di socialità e convivialità per mettere insieme pensieri ribelli, sogni e rabbie, risate e assalti al cielo. Cena con menù a sopresa (vegano e onnivoro) e distribuzione di stampa anarchica. La mensa utilizza prodotti di prossimità politica e geografica. È autogestita perché intende abbattere la divisione tra chi la organizza e chi ne usufruisce: tutte-i possono dare una mano econtribuire in qualche modo. È popolare perché accessibile a tutte le tasche.
Dal 2013, quando abbiamo cominciato, a oggi, gli incassi sono serviti per finanziare le attività del circolo, di gruppi e collettivi dentro e fuori Bologna, per supportare compagne-i in condizioni di necessità o nei guai con la legge a causa delle proprie attività sociali. Così continueremo.
La mensa utilizza prodotti di prossimità politica e geografica:
la pasta la fornisce dalla cooperativa Iris
la passata di pomodoro ci viene portata direttamente da un progetto rurale (Rucasa) che trasforma pomodori nel rispetto della terra e dei lavoratori
le verdure e i cereali dalla CSA Arvaia (Casteldedole)
la carne da La Cà (Savigno)
l’olio da diversi produttori che vanno dalla Calabria alla Puglia