“Non credere nei media, essilo!” è la traduzione semischerzosa fatta da Radio Onda Rossa di un vecchio slogan di Indymedia: “Don’t hate the media, become the media”.
Creare media indipendenti, alternativi alle logiche del mainstream, è sempre stato al centro degli interessi dei movimenti sociali e delle pratiche di mediattivismo. Con l’avvento dei computer e delle nuove tecnologie gli hacktivisti divengono centrali per mettere a disposizione delle lotte reti telematiche dove far circolare appuntamenti e analisi.
Ecn, attiva dal 1989 ai primi anni Zero, fu la prima rete in grado di connettere l’antagonismo italiano e il suo archivio è un patrimonio indispensabile per comprendere come i movimenti sociali vissero e analizzarono cambiamenti che sono alla base del mondo in cui viviamo.
Presentiamo quell’archivio, relativo al periodo in cui Ecn era ancora una bbs (1989 – 1996), assieme ad "Hackers" il libro di Federico Mazzini recentemente pubblicato da Laterza, dove viene descritta l’esperienza statunitense. Un testo utile per tracciare analogie e differenze tra la scena italiana e quella Nord americana.
Dalle 18.30 ne discutono con noi:
Federico Mazzini – docente di storia contemporanea all’Università di Padova. Autore di "Hackers"
Sandrone – Ecn Milano, Scrittore
Pussybrain – cyberfemminista
Giuliana Sorci – ricercatrice Scuola Normale Superiore
ZombiJ – Ecn Bologna
Caparossa – Indymedia Italia
Archivio Grafton9
Into the black box
A seguire aperitivo e dj set