DOMENICA 26 MAGGIO: UN POMERIGGIO IN PIAZZA DELL'UNITA'
Cosa accomuna l'aggressione a un ragazzo da parte dei carabinieri nel contesto di una lotta contro un piano speculativo locale, le manganellate che piovono su chi protesta contro la guerra e il genocidio di un popolo, l'inasprimento del rischio repressivo per chi protesta fuori dalle carceri, la repressione che si abbatte silenzionsa su chi ha sostenuto un compagno anarchico in sciopero della fame, con tanto di misure cautelari a seguito (le ultime solo in ordine di tempo a Torino e Bologna)?
Il contesto bellico in cui ciò sta avvenendo. Un contesto in cui economia, città e territori sono in fase di ristrutturazione e in cui chi domina non aspira più a un'ipocrita pace sociale, ma all'ordine puro e schietto.
E il vulcano sotto ribolle.
Presentiamo la rivista aperiodica "Lahar" per avere un punto di partenza per chiarirci le idee, discutere assieme e trovare delle possibili vie d'uscita.