Seminario di danze rebetike con Dimitris Evaggelou
Info e prenotazioni : evaggelu@gmail.com +39 340 845 5329
Le danze rebetike sono danze urbane e si manifestano in luoghi chiave della città: le piazze, le strade,i porti, i punti di ritrovo. Esistono dove c’è condivisione, dove le sensazioni, i pensieri, i dolori e le gioie smettono di essere compresse.
Il workshop prevede l’insegnamento delle danze più diffuse come il Hassapiko, lo Zeibekiko, il Karsilamas, l’Aptaliko, il Serviko e il Sirtos.
Una musica alternativa, mistikì, nascosta, rispetto alla globalizzazione delle proposte contemporanee.
Le canzoni rebetike sono storie vere di amori maledetti, disavventure della vita, passione per danza, vino e tabacco,
Trovano espressione in musiche dove i ritmi dell’allegria si alternano alle melodie melanconiche. fondendo insieme sonorità orientali, balcaniche e oggi occidentali. il Rebetiko è musica di porto di periferie di taverne, e una musica di emarginazione e di ribellione alle regole. E’ un lamento per una perdita, ma soprattutto una sfida alle convenzioni, sino ad arrivare a un vero e proprio esorcismo coreutico-musicale.
Fra le danze rebetike si possono annoverare alcune tipologie specifiche:
Lo zeibekiko.
E’ interpretato generalmente da una sola persona (talvolta da due). Il danzatore inizia a seguire la ritmica e la melodia della musica con movimenti lenti, si rappresenta un rituale urbano.
Il danzatore oscilla da una parte all’altra alla ricerca di un equilibrio, cercando l’arrivo al estasi, seguendo la sua strada; è un’esperienza introspettiva, ma eseguita davanti a tutti. Talvolta i passi diventano più complessi e veloci, talvolta, invece, mantengono la semplicità iniziale.
Il hassapiko
Viene eseguita da due o più persone che si tengono per le spalle eseguendo una serie di figure che vengono chiamate da uno dei danzatori.
– “la ballata sotto l’ombra della luna!”,
– “quante battaglie eroismi ambizioni superbie senza senso!”.
– “Sacrifici, sconfitte e altre battaglie!”……
il Hasaposerviko
E’ una danza circolare eseguita nella stessa posizione del hassapiko, ma con un ritmo diverso forma un archetipo collettivo. Una danza dove sbatti senza speranza contro muri altissimi ben sapendo che i muri non cadranno…
…È forse la che inizia la storia umana e la bellezza del uomo.