Maurizio Bergamaschi e Wolf Bukowski ne parlano con l'autore.
(Senza) residenza. L’anagrafe tra selezione e controllo
(Erisi edizioni, 2023)
L’anagrafe è spesso impiegata come un dispositivo di selezione della popolazione e delle sue componenti “desiderabili” e “legittime”. In questi anni sta giocando un ruolo di primo piano nello scegliere il tipo di persone che possono o meno risultare residenti in un territorio. Queste iniziative colpiscono persone di cittadinanza italiana come persone provenienti da Stati europei e da paesi terzi. Chi non è residente è più vulnerabile e ricattabile, anche sul piano lavorativo e spesso rischia di non avere accesso ai servizi essenziali di cui ha bisogno. L’esclusione anagrafica si accompagna a uno stato di subordinazione e dipendenza: le lotte su questo tema mostrano quanto il conflitto sulla residenza si intrecci con le mobilitazioni per la libertà di movimento e per la piena partecipazione alla vita della città.
Enrico Gargiulo insegna e lavora come sociologo nell’Università di Bologna. Si occupa di cittadinanza, immigrazione, discriminazioni amministrative e strumenti di governo delle popolazioni. Oltre a pubblicare articoli e saggi in ambito accademico – tra cui Appartenenze precarie. La residenza tra inclusione ed esclusione (Utet 2019) – scrive per blog come Lavoro Culturale, Jacobin Italia e NapoliMonitor e collabora, nell’ambito di una rete di attiviste/i e Ong, ad azioni di contrasto giuridico e politico alle discriminazioni anagrafiche.