ASFALTO, IMPIANTI E CAMBIAMENTI CLIMATICI: quale futuro per gli Appennini?
ASFALTO, IMPIANTI E CAMBIAMENTI CLIMATICI: quale futuro per gli Appennini?

Incontro di approfondimento verso la mobilitazione del 9 febbraio 2025 “La montagna non si arrende.

Alle 18.30 a Vag61, via Paolo Fabbri 110, proponiamo un incontro di approfondimento e discussione sullo stato e il futuro degli impianti sciistici negli Appennini, ad un anno dalla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 che avanzano divorando territori e risorse pubbliche, e a una settimana dalla giornata di mobilitazione nazionale La montagna non si arrende.

In collaborazione con Daniele Bagnoli (APE Salerno e Ricercatore di Geografia Università di Salerno), il Prof. Giuliano Bonanomi (Docente di patologia vegetale presso Università degli Studi Federico II di Napoli e CAI) presenterà i risultati di una mappatura dettagliata e di una ricerca approfondita che rivela un quadro impressionante: impianti abbandonati che segnano i versanti come cicatrici, progetti faraonici che continuano a essere proposti nonostante l’emergenza climatica, territori trasformati in modo irreversibile, risorse economiche sprecate e sottratte ai territori e alle comunità.

Parlando in concreto di comunità appenniniche, saranno presenti il movimento “Pratomagno senza asfalto“, che si batte contro il progetto di asfaltatura della strada di crinale dell’appennino toscano del Valdarno e Casentino e il collettivo Abbomba.

Nel 2022 la Giunta della Regione Toscana ha stanziato 1,8 milioni di euro per la sicurezza e la riqualificazione della strada del Pratomagno, ma, nei fatti, per asfaltare circa 12 chilometri della strada Panoramica. La decisione è frutto di una visione che vede il Pratomagno come luogo da «usare» e agevolare la possibilità di raggiungerlo rappresenta una precondizione essenziale. Ma cosa ne sarebbe del Pratomagno con un approccio di questo tipo? Il possibile risultato sarebbe portare in montagna quello che succede nelle nostre pianure, dove il consumo di suolo è arrivato a livelli insostenibili.

Dalle 20.30: “Bocconi di giustizia climatica e chiacchiere sulla digestione urbana

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