Iniziativa a cura di Bologna for Climate Justice
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In un contesto urbano destinato a crescere ed essere sempre più denso, ragionare sul nesso cibo-ecologia a livello urbano spinge il pensiero su altre forme di relazione con la terra, di coltivazione alternativa, di commensalità e di rifiuto.
Come cambiare la digestione del metabolismo cittadino?
Crediamo ci servano pratiche e racconti di rigenerazione e comunità, che ci aiutino a decarbonizzare e decolonizzare le filiere alimentari, combattendo e ricucendo le disuguaglianze e lo sfruttamento – di suolo, acqua, aria, animali e uman3 – che il sistema agro-alimentare contribuisce a creare.
Dalla città alle montagne, mettiamo in discussione un modo insostenibile di rapportarsi al territorio e le sue risorse. Lo facciamo in in una serata proposta da APE in vista delle iniziative del 9 Febbraio “La montagna non si arrende” e con il portato di un percorso che stiamo avviando sulla cucina come pratica collettiva e libera dalle logiche dello sfruttamento.
In questa prima tappa del 2025, non vediamo l’ora di vedervi per:
• cucinare collettivamente per la cena, e fare un pranzo semplice assieme (Vag61, ore 10, 13 per il pranzo)
• partecipare alla presentazione di Ape verso la manifestazione del 9 febbraio “Asfalto, impianti e cambiamenti climatici: quale futuro per gli Appennini?” (Vag61, ore 18,30)
• mangiare un boccone assieme mentre inforchettiamo questi discorsi (Vag61, ore 21)
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