Attraversare ferite
Attraversare ferite

performance poetico musicale


Testi: Bartolomeo Bellanova (tratti dalla raccolta Attraversamenti, Puntoacapo 2024)
Musica: maestro Mario Brucato – flauto, clarinetto, ukulele e voce

Vorremmo portarvi insieme a noi in un attraversamento di vita e di senso che parte da una meravigliosa storia d’amore, rigogliosa e ricca, appagante e appassionata. All’improvviso, una saetta di parole ne decreta la fine brusca senza articolare congetture, ragionamenti, ipotesi o colpe. Come superare la sublimazione del dolore, il crogiolarsi nel vittimismo o l’imbruttimento dell’odio che avvelena i ricordi, confonde e scava baratri? Nessuno ha ricette o formule magiche, l’unica certezza è il partire, provare a capire qualcosa nel viaggio, alla ricerca della consapevolezza di essere tutti accomunati nei nostri fallimenti, che sono simili, copia-incolla di cadute, risalite e nuove ricadute. Allora se sappiamo osservare senza giudicare e a mente aperta possiamo vedere che siamo portati di una fiamma della misura di un pollice, accesa nel nostro cuore al momento della nascita, un balenio di apparizione che noi possiamo non vedere per cent’anni o possiamo non vedere mai durante tutta la durata della nostra vita.
Se lo iniziamo ad ascoltare ed auscultare ogni giorno questa goccia luminosa ci guida, ci dà pazienza e sopportazione, ci dice di gioire per il solo fatto di essere vivi in questo meraviglioso creato tutto interconnesso e dipendente.
Quando ci rendiamo conto di essere protagonisti su un palcoscenico eterno, nel quale alla fine di ogni rappresentazione cambiamo forme prima di passare alla rappresentazione successiva, un addio potrebbe non essere tale, ma solo un temporaneo arrivederci, una sospensione che può durare un attimo nel tempo infinito dell’universo e a confronto del quale i nostri tempi sono un battito di ciglia insignificante. Gli amanti che avranno conservato questo inesprimibile desiderio, anche se confuso, si incontreranno di nuovo non importa quando, dove, con che nome, ma si riconosceranno se saranno stati uniti fino all’ultimo guscio del proprio essere, l’Anandamaya Kosha, il quinto involucro, il più sottile, il più vicino al divino. In quel momento si sceglieranno definitivamente per estinguersi insieme nell’amore, raggiunta la liberazione da ogni attaccamento e da ogni umana vanagloria che conduce a sofferenze e dolori concatenati e infiniti.
Alcuni dei testi dialogano direttamente con versetti delle Upanishad, sottolineate da passaggi di musica classica indiana (raga). Le Upanishad sono testi indiani del periodo compreso tra l’VIII e il V secolo a.c. che affrontano l’interpretazione filosofico-mistica dell’antica parola rivelata.

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http://www.teatrinindipendenti.it/giu-dallarca/attravesare-ferite

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Ingresso con tessera 𝗔𝗥𝗖𝗜 (𝗔𝗿𝗰𝗶, 𝗔𝗿𝗰𝗶𝗚𝗮𝘆, 𝗨𝗶𝘀𝗽) - è possibile tesserarsi in sede ma ancora meglio tramite App Arci - https://tessera-arci.it/ che vi farà evitare la fila

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𝘾𝙊𝙉𝙏𝙍𝙄𝘽𝙐𝙏𝙊 𝘼𝙍𝙏𝙄𝙎𝙏𝙄𝘾𝙊 𝙇𝙄𝘽𝙀𝙍𝙊

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ALLE 20

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Il Laboratorio giù dall'Arca - piccolo Teatro di quartiere - si trova in Bolognina, in via Nicolò dall'arca 43/f

tra 7 giorni
laboratorio Giù dall'Arca
via nicolò dall'arca 43/f
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