Sulla rotta balcanica di Elisa Attanasio
Elisa Attanasio ne parla con Jacopo Anderlini Sulla rotta balcanica

Elisa Attanasio ne parla con Jacopo Anderlini

Sulla rotta balcanica (Prospero, 2024)
Il più importante corridoio migratorio per giungere in Europa documentato con un diario fatto di testi e fotografie che ritraggono luoghi di confine, squat dove le persone in movimento cercano riparo, tracce stratificate di passaggi che continuano a ripetersi.
Migliaia di persone e una cosiddetta “rotta” costituita da un numero imprecisato di sentieri e strade in continuo mutamento, percorsi a piedi, in bus, con piccole imbarcazioni, in treno: è il “game”, una sfida estremamente pericolosa che comincia da lontano e che ha come destinazione l’Europa.

Elisa Attanasio (Faenza, 1985) è ricercatrice in Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Bologna, dove studia i rapporti fra la letteratura e la filosofia, l’antropologia e la scrittura di reportage. Ha insegnato alla Sorbona, pubblicato numerosi saggi su autori e autrici italiani/e e francesi e due monografie dedicate all’opera di Goffredo Parise e a quella di Anna Maria Ortese. Da alcuni anni si interessa alle rotte migratorie nei Balcani, dove è attivista e reporter.

Jacopo Anderlini è ricercatore post-doc presso il Dipartimento di Scienze della formazione dell’Università di Genova (Disfor). Si occupa di border studies e migrazioni, teoria critica delle tecnologie digitali, filosofia sociale e politica. Fa parte del Laboratorio di Sociologia visuale del Disfor.

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