Le origini della rovina attuale: Greaber
Le origini della rovina attuale: Graeber
1 anno fa
Libreria Modo Infoshop
Via Mascarella 24/b
common.add_to_calendar
event.download_flyer

Ne discutono:

LORENZO VELOTTI (curatore)

CARLOTTA ROVARIS (traduttrice)

SIMONA FERLINI (TortugA)

EMANUELE LEONARDI (UniBo)

FEDERICO MONTANARI (UniMoRe)

LE ORIGINI DELLA ROVINA ATTUALE (E/O, 2022)

Come siamo finiti in questo labirinto di specchi deformanti, dove gli obblighi morali si trasformano in debiti e ripagare il debito di uno stato ci sembra più giusto e importante che impedire che i bambini muoiano di malaria? Come è successo che "chi non lavora non mangia", l'obbligo morale di contribuire alla società col proprio lavoro, è diventato "chi non vende il proprio tempo, o non trova un compratore, deve morire in mezzo a una strada"?

E soprattutto: è possibile uscire da questo labirinto?

Rispondere a queste domande, rompere gli specchi deformanti, mostrare le infinite possibili alternative allo stato di cose presenti (la rovina attuale), e soprattutto mostrare e dimostrare che abbiamo il potere e la capacità di costruirne di infinite altre: questo è stato il progetto di David Graeber. Ed è stato un progetto di importanza vitale, perché se non c'è via d'uscita dal labirinto, se è vero che questo è il migliore dei mondi possibili perché semplicemente non ce ne sono altri, se è vero che There Is No Alternative, allora l'unica soluzione, nella migliore delle ipotesi, è fare il capitalismo in maniera un po' più razionale, trovare degli "adulti nella stanza" che applichino politiche keynesiane, fingere di poter coniugare sviluppo economico e sopravvivenza dell'umanità, e mettere dei pannicelli caldi sulle ferite di un pianeta devastato e moribondo.

DAVID GRAEBER (1961-2020) è stato attivista, saggista e antropologo statunitense. Ha insegnato alla Chicago, alla New York University, a Yale e infine alla London School of Economics. Ha collaborato con testate quali Harper’s Magazine, New Left Review e The Guardian. È stato tra i promotori del movimento Occupy Wall Street.