L’UMANITÀ AL BIVIO NELLA TRAGEDIA DI GAZA
La sentenza della Corte Internazionale di Giustizia riconosce la plausibilità di pratiche genocidarie compiute dallo stato d'Israele. Significati e conseguenze
Nella sua sentenza del 26 gennaio la Corte Internazionale di Giustizia (CIG) ha confermato la plausibilità dell’accusa del Sudafrica ai sensi della Convenzione sul genocidio secondo cui “Israele si è impegnato, si sta impegnando e rischia di impegnarsi ulteriormente in atti di genocidio contro il popolo palestinese a Gaza”. Sebbene la CIG abbia ordinato a Israele di fermare tutti gli atti di genocidio, il regime sionista continua a massacrare i civili palestinesi, a distruggere le infrastrutture, compresi gli ultimi ospedali funzionanti, e ad aggravare la crescente carestia e la diffusione di malattie infettive tra i Palestinesi a Gaza, sfidando apertamente gli ordini della Corte.
La sentenza della CIG implica che tutti gli stati parti della Convenzione sul genocidio hanno un obbligo legale di prevenire e punire il crimine di genocidio. Gli stati devono quindi porre fine alle complicità a tutti i livelli che permettono a Israele di continuare il massacro a Gaza, a partire dalla fornitura di armamenti. Ora, stiamo assistendo alla sfida più seria da generazioni riguardante i principi di base, l'integrità e la credibilità del diritto internazionale. Solo attraverso la mobilitazione della società civile, possiamo fare in modo che il diritto internazionale serva la lotta per la giustizia.
Ne parliamo con:
- FAUSTO GIANELLI, avvocato, Giuristi Democratici
- LUIGI DANIELE, esperto di diritto internazionale, Università di Nottingham
- ROBERTA DE MONTICELLI, filosofa, Università Vita e Salute San Raffaele, Milano
- MAJED ABU SALAMA, attivista diritti umani di Gaza, ricercatore Università di Tampere
Coordina l'incontro SERGIO CASERTA, il manifesto in rete
Evento promosso dal Manifesto in rete, Coordinamento Campagna BDS Bologna, Assopace Palestina, in collaborazione con il quotidiano il Manifesto
STOP #GazaGenocide #CeaseFireNow
#DismantleApartheid #MilitaryEmbargo