Martedì 9 gennaio è l’ultimo giorno per iscriversi al prossimo concorso per insegnanti. Possono accedere al concorso coloro che hanno almeno 3 anni di servizio nelle scuole statali oppure che hanno conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022.
Anche questo concorso, forse più dei precedenti, arriva con il suo carico di problemi e aspetti critici. Per esempio dovremo:
- prendere permessi non retribuiti per partecipare (che possono essere anche più di 1);
- pagare 2000 euro per i corsi abilitanti da 30/36 CFU dopo aver, eventualmente, vinto il concorso;
- per la prova scritta del concorso, studiare gli stessi argomenti oggetto del corso abilitante (da pagare!) da 30/36 CFU da seguire dopo aver vinto il concorso;
- sostenere una prova orale stile “quiz” con domande pescate a caso, la mattina stessa della prova, sulla propria disciplina di concorso;
- vedere svalutati i nostri anni di servizio svolti durante la valutazione dei titoli (per esempio: un assegno di ricerca vale 12,5 punti, mentre un anno di servizio a scuola vale solo 2 punti).
A tutto questo aggiungiamo anche il solito “stress precario” ovvero il continuo dover "rincorrere" norme, decreti e cambi di procedure che agita noi precari*, aumenta le nostre preoccupazioni e non ci fa lavorare e vivere serenamente.
Insomma, questo concorso non è un regalo e martedì 9 gennaio saremo noi a portare i pacchi all’USR.