Contro la guerra e i suoi regimi, per l'autodeterminazione di ogni corpo e popolo oppresso #l8Msciopero
Questo 8 marzo scioperiamo per affermare la nostra rabbia nei confronti di un sistema guerrafondaio, affamante e mortifero. A più di un anno dallo scoppio della guerra ne possiamo osservare chiaramente non solo le conseguenze di morte e devastazione che sta portando nei luoghi in cui imperversa, ma anche l'inasprirsi nei nostri territori di politiche nazionaliste e affamanti "dell'emergenza". Per questo scioperiamo contro la guerra ed il suo portato di violenza su ogni corpo, ma scioperiamo anche contro i regimi che questa guerra ci impone, qui ed ora. Mentre il costo della vita e delle bollette continua ad alzarsi, le politiche economiche guardano invece all'investimento bellico come tema prioritario togliendo invece anche le poche briciole che con misure di welfare come il reddito di cittadinanza ci erano concesse; mentre la crisi climatica assume caratteri sempre più gravi, la transizione ecologica è nuovamente messa in discussione da scelte che inneggiando all'autonomia energetica hanno effetti devastanti sui nostri territori; mentre lottiamo ogni giorno per la sopravvivenza, attacchi repressivi sempre più aspri si abbattono su chi indica invece il desiderio di una vita più che degna, bella. La militarizzazione della nostra città, la sorveglianza e le misure repressive di ogni forma di dissenso come sempre colpiscono con più violenza i corpi non conformi, le soggettività dissidenti, razzializzate e disabilitate: anche per questo l'8 marzo scendiamo in piazza!