𝗩𝗼𝗰𝗶 𝗦𝗮𝗵𝗮𝗿𝗮𝘄𝗶: 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝗼𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗦𝗮𝗵𝗮𝗿𝗮 𝗢𝗰𝗰𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲
Làbas, il collettivo Lkol'Actife e Amnesty International vi invitano una serata speciale dedicata al Sahara Occidentale, per approfondire e discutere della lotta del popolo Saharawi per la libertà e l’autodeterminazione contro l’occupazione illegale da parte del Marocco, per tracciare insieme nuove alleanze transnazionali.
𝐏𝐑𝐎𝐆𝐑𝐀𝐌𝐌𝐀: Dibattito, musica, cibo e banchetti informativi
𝑫𝒊𝒃𝒂𝒕𝒕𝒊𝒕𝒐 𝒐𝒓𝒆 18.30
𝐈𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥'𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐧𝐢𝐚 𝐝'𝐀𝐟𝐫𝐢𝐜𝐚: 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐞̀ 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐒𝐚𝐡𝐚𝐫𝐚 𝐎𝐜𝐜𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐆𝐝𝐞𝐢𝐦 𝐈𝐳𝐢𝐤?
Ospiti:
- Brahim Dahane, attivista Saharawi per i diritti umani e vittima di sparizione forzata
- Fatima Mahfud, attivista Saharawi e rappresentante del Fronte Polisario in Italia
- Debora Del Pistoia, ricercatrice e attivista per i diritti umani, Amnesty International
La questione del popolo Saharawi è radicata in una lunga storia di occupazioni illegittime, prima da parte della Spagna e successivamente del Marocco, entrambe volte a impedire l’indipendenza del Sahara Occidentale. Nonostante l’ONU abbia promosso un cessate il fuoco e promesso un referendum per l'autodeterminazione, il Marocco ha bloccato questo processo, mantenendo il controllo su quei territori. Questa occupazione illegale è da anni intenzionalmente ignorata dai media e dai governi occidentali, che preferiscono salvaguardare i propri interessi economici e strategici con il Marocco.
Nel frattempo, il popolo Saharawi, diviso tra territori occupati, liberati e campi profughi, continua da decenni a lottare pacificamente per il riconoscimento dei propri diritti e per l’autodeterminazione, nonostante la dura repressione marocchina. Un esempio emblematico di questa resistenza è stata la manifestazione di massa del 2010 a Gdeim Izik, dove un accampamento di oltre 6.500 tende, considerato precursore delle rivolte nel Nord Africa e in Medio Oriente, è stato brutalmente attaccato e represso dalle autorità marocchine.
A 13 anni da quelle proteste, ci troveremo, insieme ad attivist* Saharawi, per discutere della questione irrisolta del Sahara Occidentale e riflettere su come sostenere la causa del popolo Saharawi, che lotta per la giustizia e l’autodeterminazione.
𝑳𝒊𝒗𝒆 𝑴𝒖𝒔𝒊𝒄 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒆 21.00
𝐅𝐮𝐬𝐚𝐢𝐟𝐮𝐬𝐚, 𝐋𝐢𝐯𝐞 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜: è un collettivo musicale che esplora l’incontro tra sonorità mediorientali e afro-beat, ritmi della Tunisia e del Maghreb e dell’elettronica, intrecciando elementi del sufismo con la cultura tradizionale dell’Africa sub-sahariana. Fusaifusa deriva da un termine arabo che rimanda al concetto di mosaico, a rimarcare l’attitudine condivisa a creare ponti fra suoni diversi e battiti eterogenei, a riunire molteplici sensibilità in una visione della musica (e della vita) improntata all’armonia fra le parti e alla connessione con il tutto.
𝐃𝐉 𝐁𝐞𝐬𝐡𝐤𝐞𝐰𝐚, 𝐃𝐣𝐬𝐞𝐭: Tra ritmi del Mediterraneo nord e sud, passando da Sudan e Mali, fino al Sudamerica e all’Asia, Dj Bechkewa mescola afrobeat, electro-gnawa, musica araba, cumbia e percussioni. Il tutto servito in mixes di ritmi contemporanei frizzanti e danzerecci che legano est e ovest, nord e sud, in incroci di toni popolari e tradizionali del Nordafrica e delle produzioni elettroniche attuali.
𝑴𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒇𝒐𝒕𝒐𝒈𝒓𝒂𝒇𝒊𝒄𝒂 𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒊𝒆𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆: Gdeim Izik: la protesta Saharawi come scintilla delle rivolte nella regione nordafricana e mediorientale. A cura di Lkol'Actif
𝑪𝒊𝒃𝒐 𝒆 𝒑𝒊𝒆𝒕𝒂𝒏𝒛𝒆 𝑺𝒂𝒉𝒂𝒓𝒂𝒘𝒊:
- Riso saharawi vegetariano
- Tagine saharawi di carne
𝑩𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆𝒕𝒕𝒊 𝒊𝒏𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒕𝒊𝒗𝒊 𝒔𝒖𝒍 𝒑𝒐𝒑𝒐𝒍𝒐 𝑺𝒂𝒉𝒂𝒓𝒂𝒘𝒊 𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒅𝒊𝒓𝒊𝒕𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂, a cura di Lkol'Actif e Amnesty International