La montagna ferita: la nuova seggiovia sul Corno Le Scale
La montagna ferita: la nuova seggiovia sul Corno Le Scale
un mese fa
Aula Roveri
Via Zamboni 38

Non serve la sfera di cristallo per sapere che ci aspettano inverni più brevi, più caldi, con meno neve dal cielo e meno durevole a terra. Lo sci da discesa è destinato ad essere un’attività sempre più energivora, inquinante, costosa, elitaria, assetata d’acqua e di denaro pubblico. Invece, mentre tutti discutono del cambiamento climatico, sulle montagne tra l’Emilia e la Toscana si parla di allargare le stazioni sciistiche, di creare il più vasto comprensorio dell’Appennino settentrionale, e pazienza se lassù c’è più vento che neve, e un’unica vetta, il Cimone, che supera di poco i duemila metri.

Cosa prevede il progetto? Quali sono gli impatti e i costi?

E quali le alternative?

Ne parleremo con:

- Wu Ming 2 (scrittore)

- Marta Ginanneschi (antropologa)

- Vinicio Ruggeri (Club Alpino Italiano)

L'incontro segue la presentazione del libro 'IInverno liquido, un libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli' organizzata dal comitato “Un altro Appennino è possibile”, in collaborazione con la libreria Modo Infoshop e in programma l'11 febbrario

(foto di copertina: Michele Lapini)